La Leggenda di Rive

Leggenda

-Nebbia-

Nebbia, nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch’è morto. Rive è una città dimenticata, avvolta da una nebbia che non si dirada mai. I lampioni sono spenti, i vicoli deserti, le chiese mute. Nulla si muove, neppure la luna, che resta immobile e piena, come un occhio bianco sulla collina dove si erge la dimora del conte Karazhan e della sua sposa silenziosa.
Le autorità hanno smesso di cercare risposte. La città si è chiusa in sé stessa. Solo il carcere continua a respirare.
In una cella umida e buia, l’unico detenuto ancora vivo, il dottor Siegfried Iseman, parla da solo, giorno e notte. Nessuno ascolta, nessuno vuole ascoltare.
Una guardia, depressa e trascinata dalla routine, percorre ogni giorno il corridoio passando davanti alle celle vuote: Giacomo si è lasciato morire, Renato si è fracassato il cranio, Alessandro ha inghiottito l’acciaio. Solo la cella 104 resiste. Dentro, il “medico truffatore” aspetta il 29 del mese.

-Il giudice-

Ogni 29, Selah Lively, giudice di Rive, fa visita a Iseman. Non cerca la verità, cerca il delitto. Lo chiama dottor truffatore imbroglione e ordina punizioni: bastonate, docce ghiacciate, umiliazioni. Il medico non reagisce più. Guarda le pozze d’acqua come se fossero specchi, e vi scorge volti, ricordi, spettri. Rivede Wendell P. Bloyd, il filosofo che sfidò il dogma sul sagrato della chiesa: fu pestato a morte per blasfemia e sepolto nelle latrine. Ricorda Francis Turner, bambino segnato da una falsa cura: un elisir venduto per disperazione. La febbre lo colpì al cuore. L’amore lo finì. A Rive, la giustizia non ha bisogno di prove. Solo di colpevoli.

-La festa sulla collina-

Francis cresce chiuso nella sua stanza, spiando un mondo che non può toccare. Finché un giorno riceve un invito: una pergamena nera con scritte dorate, firmata dal conte Karazhan e dalla sua consorte. È la grande festa nella tenuta invernale. Francis esita, ma Frank Drummer, lo scemo del villaggio, lo convince ad andare. Alla festa, incontra Mary, figlia del suonatore Jones. Il loro sguardo è fulmine. Il ballo è eterno. Il bacio è morte: il cuore malato di Francis cede. Con l’ultimo respiro, le sussurra: “Me ne andrò, ma non resterai sola.” La sua anima resta, sigillata sulle labbra di Mary. Troppo viva per essere contenuta da una simulazione.

-Il chimico-

Trainor, il farmacista, conduce esperimenti oscuri nel suo laboratorio. Raccoglie cadaveri freschi, come quello di Bert, ucciso da Primavera, donna dai capelli color grano e dalla voce mortale. Lei trascina il corpo fino alla farmacia e scherza: “Anche questa notte potrai giocare con carne da macello fumante.” Trainor cerca l’elisir dell’immortalità, ma sbaglia: aggiunge ossitocina, l’ormone dell’amore. La miscela esplode in gas tossico. Muore sul colpo, senza urla. Primavera sparisce nella nebbia. Quella notte, anche la realtà comincia a deformarsi.

-Frank Drummer-

Frank, figlio del becchino, era un bambino felice tra le tombe. Durante un funerale, scappò e si rifugiò nella villa del conte. Sfogliò un grande libro e vi trovò il suo nome.

“Scarafaggio… fa’ che neanche una parola esca dalla tua bocca.”

Lo scacciò Primavera. Da allora, Frank smise di parlare.
Si rifugiò nello studio e nella Treccani.
Divenne il matto del villaggio, fu internato, poi fuggì e si unì a un circo.
Tornò a Rive, fu lui a condurre Francis alla festa.
Sapeva. Lo usò per intrappolare un’anima pura nel sistema della collina, fermando il tempo. Ogni notte, accendeva candele e camminava tra gli spettri.
Poi, un giorno, scomparve e il corpo non fu mai ritrovato.

-WOW-

Tutto è immobile. La luna ferma. Il tempo bloccato. Iseman, in carcere, comincia a ripetere una parola: “Wow… Wow… Wow…” Il tecnico che registra riconosce il codice: è il segnale WOW!, captato da un radiotelescopio nel 1977. Un impulso inspiegabile. Una chiamata. Un’apertura. La registrazione viene inviata per analisi. Qualcuno risponde: solo un suono …-

La Vepu Foundation.

“Sequenza RIVE_01 terminata. Anomalia confermata. Soggetto: Francis Turner. Tempo bloccato. Avvio tentativo di ripristino.”

Tutta la storia di Rive era una simulazione, un’esperienza psico-neurale creata dalla Vepu Foundation, basata su un codice quantico derivato dal segnale WOW!. Una prigione sensoriale per testare la resistenza delle coscienze.

Qualcosa, però, è andato storto. L’anima di Mary si è ancorata all’algoritmo, generando una contraddizione. Frank Drummer ha sabotato la simulazione per salvarsi. Ora il tempo è bloccato.

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